Vaccini
25 ragioni per evitare il vaccino Gardasil
Renovatio 21 pubblica questa traduzione su gentile concessione di Children’s Health Defense.
Sono passati 13 anni da quando la Food and Drug Administration (FDA) ha concesso l’autorizzazione in tempi rapidi al vaccino Gardasil della Merck – promosso per prevenire il tumore della cervice uterina e altri disturbi causati dai quattro tipi di papilloma virus umano (HPV). Inizialmente, l’agenzia autorizzò il Gardasil unicamente per le donne di età compresa tra i 9 e i 26 anni, ma nuove disposizioni della FDA consentono ora a Merck di somministrare il successore del Gardasil, il vaccino 9-valente Gardasil 9, sia a uomini sia a donne di una fascia d’età più ampia, dai 9 ai 45 anni.
Come risultato dell’espansione del mercato del Gardasil, non solo negli Stati Uniti ma nel mondo, il vaccino HPV è diventato il terzo prodotto più venduto della Merck, generando entrate globali per 3.2 miliardi di dollari. Nonostante ciò, il rapporto sulla sicurezza del Gardasil è un vero e proprio disastro. Children’s Health Defense e Robert Kennedy, Jr. hanno girato un video in cui illustrano dettagliatamente i tanti problemi nello sviluppo e sicurezza del Gardasil. Guarda e condividi il video in modo che tu e altri possiate comprendere perché Kennedy si riferisce alle metodologie della Merck come «chiacchiere fraudolente».
«Molte delle cose che dirò oggi sarebbero infamanti se non fossero vere. E se non fossero vere, Merck mi farebbe causa. Ma Merck non lo farà. E non lo farà perché negli Stati Uniti, la verità è la difesa assoluta contro la diffamazione» Robert J. Kennedy jr, video di presentazione del Gardasil Science Day
Quelli che seguono sono 25 fatti che riguardano il vaccino Gardasil/Gardasil 9, compresi dati sui test clinici dei vaccini ed esiti negativi osservati da quando Merck, i funzionari del sistema sanitario e i legislatori hanno imposto i vaccini ad una popolazione ignara.
Placebo e confronti inadeguati
- Un placebo dovrebbe essere una sostanza inerte che somiglia al farmaco da testare. Ma nei test clinici del Gardasil, Merck ha utilizzato un adiuvante neurotossico a base di alluminio denominato AAHS anziché un placebo salino inerte.
- Tra le ragazze e le donne a cui è stato somministrato il vaccino e tra le ragazze a cui è stato somministrato AAHS, un impressionante 2,3% di entrambi i gruppi ha sviluppato condizioni di «patologie autoimmuni sistemiche», molte manifestatesi poco dopo la somministrazione del Gardasil.
- Numerosi studi scientifici associano l’alluminio non solo a malattie autoimmuni ma anche ad autismo, morbo di Alzheimer, demenza e morbo di Parkinson, così come a comportamenti anomali negli animali.
- Merck mentì ai partecipanti allo studio, affermando falsamente che i test clinici non erano studi sulla sicurezza, che il vaccino era già stato dimostrato sicuro e che il placebo era una sostanza salina inerte. [Fonte: The HPV Vaccine on Trial (Prova fotografica, pp. 6 e 12)]
- Quando Merck condusse i test clinici per la nuova formulazione del vaccino, il Gardasil 9, utilizzò Gardasil come placebo nel gruppo di controllo, facendo affidamento sulla mancanza di un placebo inerte per mascherare problemi di sicurezza.
- I 500 microgrammi di alluminio usato come adiuvante (AAHS) nel Gardasil 9 sono oltre il doppio dell’alluminio presente nel Gardasil; questo fa emergere il dubbio se la comparazione del Gardasil 9 con il Gardasil sia giustificata.
- L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che utilizzare un vaccino (anziché una sostanza inerte) come placebo crea uno «svantaggio metodologico» e rimarca altresì che potrebbe essere «difficile o impossibile» stabilire con certezza la sicurezza del vaccino senza l’uso di un placebo.
«Il rapporto sulla sicurezza del Gardasil è un vero e proprio disastro» Robert F.Kennedy jr
Criteri di inclusione ed esclusione inappropriati
- Per i test clinici del Gardasil nel gruppo target con un gruppo di controllo, meno di 1.200 bambini hanno ricevuto il vaccino e meno di 600 erano nel gruppo di controllo. Questo significa che meno di 1.800 bambini hanno posto le basi per la commercializzazione del vaccino a milioni di preadolescenti sani in tutto il mondo.
- I test del Gardasil avevano numerosi criteri di esclusione. Non erano idonei a partecipare persone con gravi allergie, risultati anomali nei pap test precedenti, che avevano avuto più di quattro partner sessuali nella vita, disturbi immunologici o altre malattie croniche, reazione agli ingredienti del vaccino, compresi alluminio, lievito e benzonasi, o precedenti di abusi di alcool e droghe. Ciononostante, Merck oggi raccomanda il vaccino per tutti questi gruppi.
Monitoraggio insufficiente
- Alcuni partecipanti allo studio, ma non tutti, hanno ricevuto dei moduli per registrare le reazioni a breve termine, come prurito e arrossamento. I moduli registravano le reazioni solamente per i successivi 14 giorni e Merck non ha esaminato ulteriormente i partecipanti che hanno riportato gravi reazioni avverse come patologie autoimmuni sistemiche o disturbi mestruali.
- I partecipanti danneggiati hanno lamentato che Merck rifiutò di registrare le reazioni avverse. In molti casi, Merck ha sostenuto che «non erano dovute al vaccino».
- La metà (49,6%) dei partecipanti ai test che hanno ricevuto il Gardasil hanno riportato gravi condizioni mediche mesi dopo la somministrazione. Per evitare di classificare i danni come reazioni avverse, Merck le ha considerate come «nuove condizioni mediche».
Le morti annue dovute al cancro alla cervice negli Stati Uniti sono 2,3/100.000. Il tasso di morte dei test clinici del Gardasil è stato di 85/100.000, 37 volte superiore al cancro.
Il rapporto rischio/beneficio con il cancro non è favorevole
- L’età media della morte per tumore alla cervice uterina è 58 anni. Gardasil viene somministrato a preadolescenti e adolescenti sani il cui rischio di morire per il cancro è praticamente nullo. Gli interventi rivolti a persone sane devono avere un fattore di rischio pari a zero.
- Le morti annue dovute al cancro alla cervice negli Stati Uniti sono 2,3/100.000. Il tasso di morte dei test clinici del Gardasil è stato di 85/100.000, 37 volte superiore al cancro.
- Con 76 milioni di bambini vaccinati con le tre dosi del Gardasil a un costo medio di 420 dollari, la spesa per salvare una vita americana dal cancro alla cervice ammonta a 18,3 milioni di dollari. Per converso, il valore di una vita umana, secondo il National Vaccine Injury Compensation Program facente capo al Ministero della Salute e dei Servizi alla Persona, è di 250.000 dollari – la cifra massima che il governo abbia mai corrisposto per una morte causata da vaccino.
- Secondo il foglio illustrativo del Gardasil, le donne sono fino a 100 volte più predisposte a soffrire di gravi patologie in seguito alla somministrazione del vaccino Gardasil di quanto lo sono a contrarre il tumore alla cervice.
- Le probabilità di sviluppare malattie autoimmuni derivanti dal Gardasil, anche se il vaccino funziona, sono 1.000 volte superiori a quelle di essere salvate dalla morte da tumore cervicale.
- Nei test clinici del Gardasil, le donne che mostravano sintomi di infezione HPV in atto e una precedente infezione da HPV, mostravano il 44% di probabilità in più di sviluppare lesioni uterine o cancro in seguito al vaccino.
- Le donne che hanno ricevuto il vaccino Gardasil nella preadolescenza o nell’adolescenza sono più propense a evitare gli screening per il tumore alla cervice uterina da adulte, ritenendo erroneamente che la vaccinazione anti-HPV sia un sostituto del controllo e che il vaccino azzeri il rischio.
Da quando il Gardasil è stato immesso nel mercato statunitense nel 2006, sono state registrate oltre 450 decessi e oltre 61.000 patologie gravi derivanti dal vaccino anti-HPV al Vaccine Adverse Event Reporting System.
Effetti sulla fertilità
- Le prove raccolte finora mostrano i potenziali danni del Gardasil sulla fertilità, tra cui aborti spontanei e insufficienza ovarica precoce.
- Merck non ha mai testato gli effetti del vaccino sulla fertilità. Ad ogni modo, i test clinici su Gardasil e Gardasil 9 hanno mostrato alte percentuali di aborti spontanei, rispettivamente il 25% e il 27,4%, molto più alte del tasso naturale, che si attesta tra il 10% e il 15% nella fascia d’età esaminata.
- Il Polisorbato 80 e il borato di sodio (Borax) sono associati a infertilità negli animali. Entrambi sono ingredienti del Gardasil ed entrambi vengono elencati nel protocollo clinico in cui si dichiarava di utilizzare un placebo salino benigno.
Post-autorizzazione
- Nel 2015 la Danimarca ha aperto cinque nuove cliniche HPV per curare i bambini danneggiati dal Gardasil, che poco dopo l’apertura avevano già in cura 1.300 pazienti.
- Da quando il Gardasil è stato immesso nel mercato statunitense nel 2006, sono state registrate oltre 450 decessi e oltre 61.000 patologie gravi derivanti dal vaccino anti-HPV al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS).
- Merck ha mentito al VAERS sulla morte di Christina Tarsell, affermando falsamente che il suo medico attribuì il decesso a un virus anziché al Gardasil [Fonte: The HPV Vaccine on Trial (p. 144).]
Il vaccino non doveva essere autorizzato
Come suggerisce la fine del libro pubblicato nel 2018 The HPV Vaccine on Trial, la commercializzazione del Gardasil in 125 paesi del mondo ha mostrato, in modo terribilmente vero e scioccante, il fenomeno che spinse Hans Christian Andersen a scrivere I vestiti nuovi dell’Imperatore. Nel mondo, sono state riportate alla FDA e all’OMS oltre 100.000 reazioni avverse legate al Gardasil, mentre continuano a moltiplicarsi scandali, cause legali, gravi danni e decessi.
Per quasi 200 anni, la storia di Andersen ha insegnato ai lettori l’importanza di raccontare la verità, di fare attenzione all’evidenza e di ascoltare i bambini. La bella favola creata per il pericoloso vaccino Gardasil non deve più esistere. È tempo, per usare le parole delle autrici di The HPV Vaccine on Trial, di proclamare ad alta voce che l’imperatore è nudo».
Il team di Children’s Health Defense
© 21 maggio 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Epidemie
Epidemia di morbillo riaccende il dibattito sul vaccino MPR
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
I funzionari sanitari della Carolina del Sud hanno lanciato l’allarme questa settimana: un’epidemia di morbillo, che colpisce principalmente i bambini, sta «accelerando». Hanno attribuito l’aumento dei casi alla crescente esitazione vaccinale. Alcuni organi di informazione hanno puntato il dito contro la politica sanitaria federale, e in particolare contro il segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr. – un collegamento che alcuni medici e scienziati hanno respinto.
Questa settimana, i funzionari sanitari della Carolina del Sud hanno lanciato l’allarme: un’epidemia di morbillo, che colpisce soprattutto i bambini, sta “accelerando”. Hanno attribuito l’aumento dei casi alla crescente esitazione nei confronti dei vaccini.
Alcuni organi di informazione hanno puntato il dito contro la politica sanitaria federale, e in particolare contro il Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., un collegamento che alcuni esperti hanno respinto.
Emily G. Hilliard, addetta stampa del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS), ha dichiarato a The Defender che sono stati segnalati 120 casi nella Carolina del Sud, «principalmente in una comunità sotto-vaccinata, di cui 43 segnalati dal 5 dicembre».
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Il Washington Post ha citato la dottoressa Linda Bell, epidemiologa del Dipartimento della Salute Pubblica della Carolina del Sud (DPH), la quale ha affermato che dei 111 casi di morbillo segnalati mercoledì, 105 persone non erano vaccinate e tre erano parzialmente vaccinate.
Il DPH ha riferito che 254 persone sono in quarantena e 16 in isolamento.
Mercoledì, durante una conferenza stampa, Bell ha affermato che «accelerazione è il termine più appropriato» per riferirsi alla traiettoria dell’attuale epidemia. Ha aggiunto che lo Stato ha una copertura vaccinale MPR (morbillo-parotite-rosolia) «inferiore alle aspettative».
Hilliard ha affermato che l’aumento dei casi recenti nella Carolina del Sud «è dovuto alle esposizioni avvenute durante grandi raduni religiosi tra comunità sotto-vaccinate e nelle scuole, tra cui una scuola internazionale a Greenville, nella Carolina del Sud». Ha aggiunto che si prevedono altri casi nella prossima settimana.
Secondo il DPH, 16 casi sono stati causati dall’esposizione alla chiesa Way of Truth di Inman, mentre 43 studenti della scuola media di Inman sono in quarantena.
I dati del DPH mostrano che la maggior parte dei casi è stata identificata nei bambini, compresi 75 casi in bambini di età compresa tra 5 e 17 anni e 20 casi in bambini di età inferiore ai 5 anni.
Bell ha affermato che l’impennata dei casi in tutto lo Stato è stata causata dai viaggi durante il fine settimana del Ringraziamento e dalla mancanza di vaccinazioni.
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Il vaccino MPR responsabile di lesioni «catastrofiche»
I dati del DPH mostrano che la copertura vaccinale contro il morbillo, la parotite, il morbillo e la rosolia tra gli scolari della Carolina del Sud è diminuita da circa il 96% nel 2020 al 93,5% quest’anno.
Secondo NBC News, la vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia e morbillo nella contea di Spartanburg, una delle aree più colpite dall’ultima epidemia, è stata del 90% per l’anno scolastico 2024-25.
Nella conferenza stampa di mercoledì, Bell ha attribuito «l’elevata copertura vaccinale» all’eliminazione della trasmissione in corso nel Paese. Ha esortato il pubblico a «considerare l’efficacia del vaccino e la possibilità che questa malattia scompaia sostanzialmente». Ha affermato che l’epidemia potrebbe concludersi se più persone si vaccinassero.
Il Post ha riferito che anche un «piccolo calo delle vaccinazioni può aumentare significativamente la probabilità di un’epidemia», citando i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) che indicano che una dose del vaccino MPR è efficace al 93% contro il morbillo e la serie di due dosi è efficace al 97%.
Hilliard ha affermato: «Il modo migliore per proteggersi dal morbillo è la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia (MPR). Il CDC incoraggia le persone a consultare un medico per sapere qual è la vaccinazione più adatta a loro».
Brian Hooker, Ph.D., direttore scientifico di Children’s Health Defense (CHD), concorda sul fatto che il vaccino MPR sia il modo migliore per prevenire il morbillo, ma si chiede se sia necessario prevenirlo in primo luogo.
«Prima dell’introduzione del vaccino, la mortalità per morbillo era di 2 casi su 10.000», ha affermato Hooker. «Non credo che sia necessario evitare di contrarre il morbillo, a differenza del rischio correlato al vaccino».
Polly Tommey, conduttrice del programma «Good Morning CHD» su CHD.TV, ha intervistato genitori i cui figli sono rimasti feriti o sono morti a causa di una reazione avversa al vaccino MPR. «La devastazione causata da questo particolare vaccino è catastrofica», ha affermato.
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«Abbiamo visto così tanti bambini e adulti che hanno ricevuto diversi vaccini MPR e hanno comunque avuto il morbillo», ha detto Tommey. «Non solo il vaccino non funziona quasi per niente, ma può anche uccidere dei bambini. Lo so perché ho intervistato i genitori… Tanti danni cerebrali, problemi intestinali che hanno cambiato la vita, per citarne alcuni».
Tommey ha aggiunto che, sebbene il morbillo «non sia molto divertente», i suoi sintomi non durano a lungo e che «con le cure adeguate e il riposo, i bambini si riprendono molto rapidamente».
La dottoressa Michelle Perro, pediatra, ha affermato che l’infezione da morbillo può fornire un’immunità naturale che dura tutta la vita.
«È ampiamente dimostrato che l’infezione naturale da morbillo produce un’immunità duratura e permanente, una caratteristica riconosciuta nell’epidemiologia classica delle malattie infettive. Sebbene nessuno raccomandi di ricercare l’infezione, è inesatto affermare che l’immunità dall’infezione sia debole o transitoria», ha affermato Perro.
Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso il CHD, ha affermato che il vaccino MPR contiene il virus vivo del morbillo, in particolare il genotipo A, che viene allevato in cellule di pollo ed è considerato poco adatto a proliferare negli esseri umani.
«In teoria, questo dà al nostro sistema immunitario il tempo di imparare a combatterlo, insieme agli altri ceppi selvaggi del morbillo», ha affermato. Ma la teoria «non sempre si traduce in pratica, e i virus del morbillo originati dal vaccino possono persistere e infettare altri».
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Gli esperti mettono in discussione la narrativa «spaventosa» dei media tradizionali sul morbillo
Il Post ha riportato che il peggioramento della crisi del morbillo in Carolina del Sud è la prova che gli Stati Uniti stanno «vacillando per la recrudescenza di una malattia prevenibile e altamente contagiosa». L’organizzazione giornalistica ha citato le epidemie di morbillo di quest’anno nel West Texas e in altre regioni, che sarebbero costate la vita a tre persone non vaccinate, come prova del prezzo da pagare per l’esitazione vaccinale.
Ma Hooker ha affermato che «la narrativa “spaventosa” nei media tradizionali è alimentata dall’evidente impennata del 2025 e dalle false notizie sui tre decessi erroneamente attribuiti al morbillo».
«Sappiamo che le due ragazze decedute nel West Texas sono morte a causa di una polmonite batterica curata in modo improprio. E nel terzo caso, un adulto del New Mexico, l’individuo ha negato ogni trattamento medico ed è stato diagnosticato con il morbillo solo tramite RT-PCR durante l’autopsia», ha detto Hooker.
Jablonowski ha affermato che le due ragazze del Texas «non sono morte di morbillo, ma a causa degli ospedali, delle infezioni contratte in ospedale e della fatale parzialità degli operatori sanitari».
Secondo la CNN, in Texas non sono stati segnalati nuovi casi di morbillo da agosto. Il CDC ha registrato 1.912 casi di morbillo negli Stati Uniti quest’anno.
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«Nessun vaccino garantisce un’immunità del 100%»
Perro ha affermato che, sebbene l’attuale epidemia venga attribuita ai non vaccinati, tali epidemie «hanno storicamente coinvolto sia persone vaccinate che non vaccinate».
«Nessun vaccino garantisce un’immunità al 100%, e in letteratura è stato documentato un fallimento secondario del vaccino, ovvero la perdita dell’immunità anni dopo la vaccinazione. I casi di recrudescenza sono generalmente più lievi, ma si verificano, e comprendere questi modelli è essenziale per un quadro epidemiologico completo», ha affermato Perro.
Hooker ha citato preoccupazioni sulla sicurezza del vaccino MPR, osservando che nel 1999 la Merck «ha iniziato ad aumentare segretamente il contenuto di virus nel vaccino MPR a livelli che potrebbero eclissare quelli che erano stati adeguatamente testati sulla sicurezza».
Ciò ha coinciso con un «drammatico aumento delle segnalazioni di decessi e anafilassi dovuti al vaccino» inviate al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), il sistema governativo statunitense.
Il National Childhood Vaccine Injury Act del 1986 prevede una copertura di responsabilità per i produttori di vaccini inclusi nel programma di immunizzazione infantile del CDC. Di conseguenza, i produttori hanno meno incentivi a produrre vaccini sicuri, ha affermato Perro.
«Negli ultimi quarant’anni i produttori avrebbero potuto puntare su formulazioni più pulite, come prodotti senza alluminio, stabilizzanti migliorati o sistemi di distribuzione alternativi, ma senza responsabilità e supervisione normativa, l’incentivo semplicemente non c’era», ha affermato Perro.
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È «assurdo» dare la colpa a RFK Jr. per le epidemie di morbillo
I resoconti dei media hanno anche suggerito che le politiche di Kennedy come segretario dell’HHS abbiano contribuito all’«esitazione vaccinale» e all’aumento della diffusione del morbillo.
Secondo il Post, «un aumento della disinformazione sui vaccini che, a volte, si è propagata sui social media e tra alcuni funzionari pubblici, tra cui il presidente Donald Trump e il suo candidato per il segretario alla Salute, Robert F. Kennedy Jr.» ha contribuito alle epidemie.
Ma Perro ha affermato che i dati del CDC mostrano che i casi di morbillo negli Stati Uniti «sono in aumento da diversi anni, da 59 casi nel 2023 a 285 nel 2024, e ora sono oltre 1.900 i casi segnalati nel 2025 in 43 giurisdizioni». Ha affermato che queste tendenze «sono antecedenti all’attuale leadership dell’HHS».
«L’idea che una sola figura politica abbia ‘causato’ tutto questo non è supportata dai dati a lungo termine», ha affermato Perro.
Secondo Hilliard, i 1.912 casi di morbillo segnalati finora quest’anno negli Stati Uniti sono significativamente inferiori al numero di casi segnalati in Canada (5.298) e Messico (5.089). Entrambi i paesi hanno una popolazione sostanzialmente inferiore a quella degli Stati Uniti.
Tommey ha affermato che è «assurdo» incolpare Kennedy per le epidemie di quest’anno. «I genitori non vaccinano perché vedono la carneficina totale di chi di noi si è vaccinato. L’hanno vissuta o vista in prima persona… Una volta che sai, sai: ecco perché i tassi di vaccinazione sono in calo», ha affermato.
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 11 dicembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Intelligence
Il Congresso USA potrebbe costringere le agenzie di spionaggio a declassificare le prove sulle origini del COVID
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Arrivare a vedere le prove
A sei anni dai primi casi di Wuhan, le origini del COVID-19 restano incerte. Sebbene all’inizio di quest’anno l’amministrazione Trump abbia creato una pagina web accattivante sul sito della Casa Bianca intitolata Lab Leak: The True Origins of COVID-19, non ha pubblicato alcuna nuova prova sostanziale che dimostri che il virus sia emerso da un laboratorio e la posizione ufficiale della comunità dell’Intelligence rimane quella secondo cui l’origine del COVID-19 è incerta e controversa. Alcune agenzie propendono ancora per una ricaduta naturale, altre per un incidente di laboratorio, e molte si collocano a metà strada, esprimendo scarsa fiducia nelle proprie valutazioni. Ma la questione non è più solo quale ipotesi vincerà. È se il pubblico avrà mai accesso alle prove e ai dibattiti che hanno plasmato quei giudizi interni. Tali informazioni potrebbero essere utili per elaborare nuove politiche in grado di prevenire la prossima pandemia, affermano alcuni esperti. Delle oltre 200 richieste di accesso ai documenti pubblici presentate negli ultimi sei anni dall’organizzazione statunitense US Right to Know su questo argomento, decine sono ancora aperte presso le agenzie di intelligence statunitensi. Diverse richieste hanno dato luogo a cause legali contro l’FBI, la CIA, la DIA, l’ODNI e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Anche quando i giudici ordinano a queste agenzie di consegnare i documenti, molti di questi arrivano sepolti sotto censura. Fino alla scorsa settimana, sette mesi dopo aver richiesto alla DIA la «valutazione più recente» sulle origini del COVID-19, l’agenzia ha prodotto solo 12 pagine. Inizialmente aveva affermato che non esistevano tali documenti. Solo dopo una causa legale ha restituito quelle 12 pagine, 11 delle quali sono così pesantemente censurate che non si riesce quasi a leggere nulla di sostanziale. Lewis Kamb Pubblicato originariamente da US Right to Know. Lewis Kamb è un giornalista investigativo specializzato nell’uso delle leggi sulla libertà di informazione e dei registri pubblici per scoprire illeciti e chiamare i potenti a risponderne.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Vaccini
Il comitato consultivo del CDC vota per porre fine alla raccomandazione di vaccinare i neonati contro l’epatite B
Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) ha deliberato per revocare la raccomandazione storica che imponeva la vaccinazione contro l’epatite B a tutti i neonati subito dopo la nascita. Questa decisione rappresenta un trionfo significativo per la campagna «Make America Healthy Again» promossa dal segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., mirata a una revisione del calendario vaccinale pediatrico, in un’epoca di crescenti interrogativi sull’impennata dei casi di autismo tra i bambini.
Con 8 voti a favore e 3 contrari, l’ACIP ha indicato che le madri risultate negative al test per l’epatite B possano concordare con il proprio pediatra «quando o se» somministrare il vaccino ai loro neonati. Le direttive per i piccoli nati da madri positive o con status ignoto al virus restano immutate.
Si prevedono ulteriori revisioni alla politica vaccinale nei mesi a venire, mentre il panel valuta l’intero protocollo di immunizzazioni infantili. Diversi oratori intervenuti all’assemblea, e almeno parte degli esperti consultati, sono noti per le loro riserve sul tema dei vaccini.
Kennedy si definisce «pro-sicurezza», non «anti-vaccini», ma i media mainstream – pesantemente influenzati dai contributi pubblicitari delle multinazionali farmaceutiche – hanno ritratto il titolare dell’HHS come un «anti-vaccinista». Tale immagine è lontana dalla realtà, come ha ribadito di recente lo stesso Kennedy: «Credo che i vaccini abbiano salvato milioni di vite e svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria».
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Il Ssegretario sta esaminando un potenziale nesso tra il vaccino e l’aumento dei disturbi autistici, evidenziando come il piano vaccinale per l’infanzia sia passato da poche somministrazioni a un ventaglio di decine di dosi.
Il vaccino contro l’epatite B ha provocato danni così estesi nella popolazione americana che nel 1999 ABC News gli dedicò un’inchiesta e il Congresso indisse un’audizione. Eppure, gli specialisti allineati alla narrazione ufficiale hanno negato l’esistenza di legami provati. È sufficiente rammentare che le contestazioni più accese alla riforma vaccinale di RFK Jr. proverranno dai media corporate e dai parlamentari, che dipendono in misura preponderante dai finanziamenti dell’industria farmaceutica.
L’Italia è stata il primo Paese europeo a rendere obbligatoria la vaccinazione per i nuovi nati e per gli adolescenti di 12 anni con la legge 27 maggio 1991, n. 165, entrata in vigore dal 1992.
I giornali riportano che la decisione fu presa dal ministero dove direttore generale e ministro della Sanità stesso ricevettero una tangente di 600 milioni di lire da GlaxoSmihKline, produttrice del vaccino Engerix B contro l’epatite B per i neonati.
In Italia l’obbligo è rimasto per i nati dal 1992 in poi (coorti 1981-2000 anche per la dose adolescenti) fino al 2017, quando la legge Lorenzin (119/2017) lo ha confermato estendendolo a 10 vaccinazioni. Oggi resta obbligatorio 0-15 anni.
Va ricordato che l’epatite B si trasmette per via sessuale o scambio di siringhe tra tossicodipendenti: perché, quindi, vaccinare un neonato per tale morbo?
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